Takeo Shimizu nasce in Giappone nel 1969. Dopo aver visitato diverse località estreme in tutto il mondo, campeggiando nella natura, si stabilisce nel 1997 a Hida Takayama, dove fonda l’impresa di lavorazione del legno “Daifunka” e inizia a produrre arredi. Durante i suoi viaggi ha sviluppato una forma di adorazione per il fuoco, un legame di profondo rispetto per la sua natura e per le sensazioni e le immagini che riusciva a ricordargli. Creando Tubomi, ha cercato di immortalare tutto quello spettro di immagini e stimoli in una lampada di sfoglie e lamine di cipresso. Dopo un lungo percorso di perfezionamento della tecnica, ricerca e tentativi durato quattro anni, è riuscito a migliorare la resistenza, la durevolezza e ottimizzare la selezione dei materiali. La lampada ha l’aspetto che richiama le antiche architetture greche. Il legno utilizzato è il cipresso, che è stato usato per la realizzazione di edifici sacri, come nei santuari e nei templi giapponesi. La luce delle lampade Tubomi, che traspare attraverso le sfoglie di sacro legno di cipresso, creata dall’immagine di un fuoco di campo, fa percepire il senso di un valore antico e comune a tutta l’umanità. Le Tubomi sono state usate in diverse occasioni da allora: nel 2013 sono state parte della sceneggiatura di Noh di Tatsumi MANJIRO (http://manjiro-nohgaku.com/profile/). Nel 2014, durante la collaborazione con l’architetto Terunobu Fujimori, ha realizzato delle lampade ad hoc per la sua “Storkhouse” in Austria (https://ieonline.microsoft.com/#ieslice).